Presentazione del libro “Calici&Spicchi” della giornalista Antonella Amodio, edito da Malvarosa con la prefazione di Luciano Pignataro, mercoledì 3 aprile, presso la pizzeria di Luca Piscopo Anema & Pizza a Frattamaggiore (NA), a cura della Buona Tavola Magazine e del suo direttore responsabile Renato Rocco. Al percorso degustativo di pizze con diverse tipologie di impasto, ognuna abbinata a una diversa tipologia di vino – come l’autrice del volume insegna e ha ricordato ai presenti -, ha partecipato anche Paola Mustilli, produttrice di vini dell’omonima cantina, la cui Falanghina DOC è stata proprio servita a inizio degustazione, abbinata al primo spicchio di pizza.
Entrée di Jamon iberico con bollicine Prima Vides, cantina Codorniu, sempre per rimanere in terra ispanica.
La prima pizza è una pinsa: impasto diretto di farina 00 di riso e di farina 00 di soia con lievito madre, topping a base di crema d’asparagi, Pastrami, pecorino Carmasciano, fiordilatte e porro fritto. Alla degustazione sono stati abbinati una Falanghina del Sannio DOC delle cantine Mustilli e un Taurasi DOCG di Cantina Russo, a scelta del commensale per coinvolgerlo nell’abbinamento del vino alla pietanza.
La seconda pizza è al padellino: impasto diretto di farina di mais di tipo 1 con olio di semi di girasole, lievito madre e una doppia cottura al vapore e nel forno a convenzione. Topping di polpo in tre cotture, con riduzione di prezzemolo, fiordilatte di Agerola, una crema di patate e riduzione di aceto ai frutti rossi. L’assaggio è stato accompagnato da un Greco di Tufo delle Cantine Russo.
Per la terza pizza, una classica Margherita ‘a rota ‘e carretta, si è optato invece per il Munazei, un rosato Lacryma Christi del Vesuvio DOC di Casa Setaro, 2022.
La quarta portata è stata una pala romana con un impasto diretto di farina di tipo 1, cottura solo nel forno a convenzione, topping di crema di Pellecchiella del Vesuvio, stracciata di bufala DOP e pecorino Carmasciano con una fetta di tagliata di carne sotto sale, lavorata nel Trentino Alto Adige, abbinata a un Aglianico Beneventano Caudium di Masseria Frattasi.
Per la quinta portata (una pizza contemporanea) il maestro pizzaiolo ha proposto una Marinara Platinum: topping di passata di pomodorino giallo del Vesuvio, pomodoro cotto a bassa temperatura, origano di Pantelleria, aglio rosa di Sulmona, olio EVO e acciughe del Mar Cantabrico, abbinata a una Falanghina spumantizzata della Cantina Le Vignole, metodo Charmant.
Per finire un dessert di millefoglie scomposta nel piatto, con crema e amarene e una spolverata di zucchero a velo.